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Sicurezza e privacy cellulari contro lo spionaggio.

I tragici fatti di Giulia Cecchettin e Alessandra Matteuzzi hanno fatto parlare anche di controllo nascosto dei cellulari. Contrariamente a quanto si crede, il controllo nascosto di un cellulare non avviene solo tramite le App Spyphone (dette anche App Parental Control). Le App SpyPhone sono dei software acquistabili in internet che consentono il controllo a distanza delle attività svolte con il cellulare. Per installarli bisogna conoscere la password del cellulare e bisogna disporre fisicamente del cellulare.

Le App SpyPhone non sono così nascoste come possono sembrare. In realtà nei moderni smartphone hanno buone possibilità di restare nascoste solo all'utente comune, cioè a chi fa un uso basilare del cellulare (chiamate, messaggistica, navigazione in internet, mappe e poco altro). Mentre possono essere notate da utenti più esperti e da chi fa ampio uso del cellulare. Le App SpyPhone sono infatti piuttosto invasive negli ecosistemi dei cellulari e possono essere rilevate dalle numerose componenti per la sicurezza. In particolare, per quanto riguarda iPhone, Apple è riuscita a limitare drasticamente la possibilità di installare le App Spyphone nei suoi cellulari (soprattutto dopo IoS 13). Al punto che i controlli si sono spostati in molti casi sui dati che gli Iphone archiviano nell'iCloud (controlli possibili solo se l'utente non protegge adeguatamente il suo AppleID). Ma anche in Android a volte le App SpyPhone presentano incompatibilità e imprevisti che possono manifestarsi durante l'installazione oppure ore o giorni dopo l'installazione. Un altro aspetto limitante è che a volte queste App vengono proposte tramite siti con recensioni false e pubblicità fuorvianti. Fino a situazioni come in questo video delle Iene.

Si sta diffondendo una modalità alternativa di controllo fai da te sia per Android che per iPhone, dove si ottengono meno informazioni ma in modo più sicuro e discreto. In questo caso vengono sfruttate le funzioni e le caratteristiche di App alla luce del sole e di largo utilizzo, i servizi di Google o Apple, l'iCloud degli iPhone e trucchi di ogni tipo. Anche questa modalità alternativa richiede la conoscenza delle password e la disponibilità fisica del cellulare. Di seguito vedremo meglio come difendersi.

I suggerimenti che seguono sono rivolti a chi sospetta di avere il cellulare sotto controllo e vuole attuare una difesa di prima linea. Ci riferiremo in particolare ad Android perchè si presta maggiormente all'installazione di App SpyPhone, è presente in circa il 70% dei cellulari in circolazione ed è più a rischio di iPhone per il tipo di minacce che andremo a vedere.

FONDAMENTALI
a) Variare la password blocca schermo in un luogo non a rischio microcamere nascoste (vedere ad es. questa demo microcamera nascosta). Non attivare solo protezioni biometriche (es. impronte digitali) perchè espongono al rischio di subire costrizioni fisiche per accedere al cellulare e sblocchi con destrezza durante il sonno.
b) Variare le password degli account Google e/o AppleID e attivare la verifica in due passaggi o autenticazione a due fattori. Nell'AppleID attivare la protezione avanzata.
c) Custodire con cura il cellulare e scegliere password non facili da indovinare. Non usare la stessa password per diversi servizi.

PROTEZIONI
a) Proteggere l'accesso alle App più sensibili (es. WhatsApp, Telegram, home banking, SPID, chat). In Android si possono usare Norton AppLock o Avast. In molti Android e Iphone è possibile anche nascondere le App. Alcune App offrono inoltre la funzione di blocco privacy (es. WhatsApp).
b) In molti Android c'è una preziosa funzione per la privacy: il secondo spazio o modalità ospite. In pratica quasi un secondo cellulare nascosto nel principale. La maggior parte delle App SpyPhone Android non riescono a spiare anche il secondo spazio. Quindi è una funzione davvero interessante per la privacy. In Iphone ci si deve accontentare di Dual Space che consente l'uso di diversi account (es. due WhatsApp distinti).

DATI E COMUNICAZIONI
a) Disattivare le raccolte dati nell'account Google e cancellare il regresso. Es. cronologie, spostamenti, salvataggio contatti, luoghi preferiti GoogleMaps, attività Web e App, ricerche in internet, ricerche vocali, annunci personalizzati, sincronizzazioni, password salvate.
b) Evitare comunicazioni sensibili tramite normali telefonate, SMS e App/servizi Apple, WhatsApp, Amazon, Google, Microsoft, Facebook, Instagram, Twitter, Tiktok e WeChat. Quando possibile comunicare con Signal o Telegram.
c) In WhatsApp disattivare le spunte blu (conferme lettura) e lo stato online (ultimo accesso e online) per non evidenziare orari e abitudini.
d) In WhatsApp verificare che non sia attivo 'WhatsApp WEB' (menù Dispostivi collegati). E' una funzione attivabile da chiunque conosca la password di accesso al cellulare. Dopodichè il controllo delle chat avviene a distanza. Nelle impostazioni App WhatsApp verificare che tutte le notifiche siano attive.

e) Limitare l'uso del Google Drive e dell'iCloud per archiviare dati sensibili. Esistono ottimi cloud alternativi come Mega, ProtonCloud o Kdrive.

f) Cancellare foto, video, registrazioni e documenti sensibili che non servono più o spostati in cloud.

ANTIVIRUS
a) In Android installare AccessDots per verificare eventuali accessi nascosti a fotocamera, microfono e geolocalizzazione da parte delle App installate nel cellulare (escluse alcune App native del sistema Android). In Iphone 14 o superiore c'è già qualcosa di simile.
b) In Android e Iphone installare Avast antivirus. In Android installare anche Antispy Protectstar (scanner per SpyPhone). N.B. Gli antivirus rilevano poche App Spyphone e non rilevano le altre minacce trattate in questo blog, ma è sempre meglio averli.

INTERNET E GPS
a) Nel caso di concreti rischi di spionaggio soprattutto aziendale, in Android e iPhone è opportuno installare una App per connettersi ad internet tramite VPN (es. ProtonVPN).
b) Disattivare il salvataggio automatico delle password in Google Password, nell'iCloud e nei gestori password dei browser (in particolare Chrome e Safari). E' meglio cancellare anche le password già memorizzate. Cancellare le cronologie di navigazione dei browser e limitare l'uso dei browser Chrome e Safari. E' preferibile installare e usare un browser alternativo come Brave.
c) Mantenere il più possibile disattivo il GPS quando non è strettamente necessario.
d) Funzione cronologia spostamenti. Questa funzione è attivabile e consultabile anche dalle Google Maps (menù Spostamenti) da chiunque conosca la password di accesso al cellulare. Se è nota anche la password dell'account Google, il controllo degli spostamenti di solito avviene a distanza. Altrimenti chi effettua il controllo deve accedere periodicamente al cellulare per consultare gli spostamenti. Il cambio delle password raccomandato all'inizio è sufficiente per bloccare questa possibilità di controllo. Ma conviene anche disattivare la funzione Spostamenti nell'account Google e cancellare il regresso. A conferma del fatto che non stiamo parlando di spionaggio da dilettanti, ci sono evidenze queste invasive funzioni vengono sfruttate da anni anche dalle forze dell'ordine di mezzo mondo (in questo caso accedono direttamente ai server di Google).
e) Funzione condivisione posizione. Nelle Google Maps verificare che non sia attiva la 'Condivisione della posizione', accessibile dall'omonimo menù. E' una funzione attivabile da chiunque conosca la password di accesso al cellulare. Dopodichè il controllo degli spostamenti avviene a distanza. Nelle impostazioni App Maps verificare che le tutte le notifiche siano attive.
f) Funzione trova il mio dispositivo. In Android è possibile disattivare anche le notifiche del 'Trova il mio dispositivo'. Quindi anche questa funzione può essere sfruttata per localizzare l'utente da chiunque conosca la password di accesso al cellulare e la password del Google Account. Il cambio delle password raccomandato all'inizio è sufficiente per bloccare questa possibilità di controllo. Ma conviene anche verificare nelle impostazioni della App Google Play Services che tutte le notifiche siano attive.

PERMESSI
Verificare quali App utilizzano di più la connessione ad internet (Utilizzo dati in Android o Dati cellulare in IoS) e il ricevitore GPS (Geolocalizzazione in Android o Localizzazione in IoS). In Android verificare anche quali App utilizzano i permessi microfono, SMS, fotocamera, geolocalizzazione, accessibilità, accesso ai dati di utilizzo, accesso a tutti i file, avvio automatico e amministrazione dispositivo. In iPhone verificare Impostazioni Privacy e sicurezza, Resoconto privacy app.
Revocare i permessi sospetti. In ogni caso devono essere App note e lecite. Nel dubbio bisogna controllare che siano App installate dal Google Play Store, dall'App Store o legittimamente appartenenti al sistema operativo. Allo scopo può essere utile cercare la App in Google per verificarne la natura (per Android cercare anche il nome del pacchetto es. ch.protonmail.android, com.miui.guardprovider, ecc.).

Queste sono le azioni di difesa più semplici contro i rischi più comuni, soprattutto nell'universo Android.

Raccomandazioni generali:
a) Non fidarsi di messaggi email, WhatsApp, SMS, Telegram, ecc. che suggeriscono di cliccare un link, aprire una foto o un video.
b) Non confermare richieste di permessi che appaiono senza apparente motivo.
c) Tenere aggiornate le App del cellulare tramite Google Play Store (Android) o App Store (IoS) e installare gli aggiornamenti del sistema operativo.
d) Non installare App scaricate fuori dagli Store di cui non si conosce la fonte.
e) In internet si leggono spesso dei consigli per scoprire se un telefono è spiato che parlano di 'interferenze durante le telefonate', 'telefono che si surriscalda', 'batteria che si scarica a vista d'occhio', 'segnale debole', ecc. Questo poteva (in parte) essere vero 20 anni fa. Per gli smartphone moderni sono consigli inutili.
f) Non esitare a contattare un legale di fiducia o le forze dell'ordine nel caso di fondati sospetti di cellulare sotto controllo in situazioni a rischio incolumità.

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