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Visualizzazione dei post da 2023

Le norme GDPR e le piattaforme WEB per il cloud GPS tracking.

Quanto incidono le norme europee GDPR (trattamento dei dati personali) sulle piattaforme WEB per il cloud GPS tracking e sui webserver che ospitano le piattaforme per la geolocalizzazione? I controlli elettronici degli spostamenti delle persone sono considerati dal GDPR 'trattamento di dati personali' quando vengono effettuati da aziende, professionisti ed enti. Da qui scaturisce un obbligo connesso al GDPR: aziende, professionisti ed enti devono utilizzare delle piattaforme WEB per il tracking satellitare GPS installate su webserver residenti all'interno dello Spazio Economico Europeo. In massima sintesi il GDPR vieta che i dati personali (nella fattispecie le posizioni satellitari GPS) vengano trasferiti, o comunque archiviati, in luoghi dove non vigono i diritti e le tutele del GDPR. Sono ammessi anche webserver extraeuropei, purchè residenti in nazioni dove vigono diritti e tutele comparabili al GDPR europeo. Es. Argentina, Israele, Svizzera, Australia, Nuova Zelanda,

Google: crescono le richieste di accesso ai dati GPS degli utenti da parte delle Forze dell'Ordine.

Gli smartphone sono sempre con noi in ogni attività, lasciando memoria del nostro passaggio grazie ai servizi di geolocalizzazione.  C'era da aspettarselo che una funzione potente e poco nota come la 'cronologia posizioni'  (detta anche  'spostamenti' ) degli account Google prima o poi sarebbe diventata oggetto di attenzioni da parte delle Forze dell'Ordine e dei Servizi Segreti di mezzo mondo occidentale.  Secondo un rapporto del New York Times, le domande inoltrate a Google per accedere alle cronologie posizioni degli utenti sono numerose già da parecchi anni. Ma nel 2018-2019 sono aumentate considerevolmente. E c'è da scommettere che la crescita sia proseguita anche dopo. Il rapporto cita ad esempio le varie forze di polizia e di intelligence degli Stati Uniti, che già nel 2018 inoltravano a Google una media di 180 domande di consultazione delle c ronologie p osizioni degli utenti ogni settimana. Ma, in alcuni casi, una singola domanda riguardava diverse

Cosa possono fare le agenzie investigative in Italia?

Gli investigatori privati non  possono svolgere quelle attività svolte dagli organi di polizia giudiziaria nel compimento di un’indagine. Un investigatore privato non può perquisire persone e luoghi, accedere ad ambienti privati senza il consenso del titolare del luogo, intercettare comunicazioni riservate, acquisire dati coperti da privacy, violare sistemi informatici, proteggere l'incolumità fisica di chi si sente minacciato, svolgere attività di pubblica sicurezza, limitare le libertà personali.  Mentre un investigatore privato   può pedinare in luogo pubblico,  scattare foto in luogo pubblico,  raccogliere informazioni da banche dati pubbliche, effettuare sopralluoghi con il consenso del titolare del luogo. In pratica un investigatore privato può compiere attività che sarebbero lecite anche se venissero compiute da un normale cittadino.  La differenza sostanziale rispetto ad un normale cittadino sta nel fatto che l’investigatore privato, in virtù della licenza rilasciata dal P