Perchè in Italia hanno tanto successo?
I localizzatori satellitari GPS sono sempre più diffusi. Il primo apparato che molti citano parlando di tecnologie investigative è il localizzatore satellitare. Il primo pensiero che viene quando c'è un sospetto di essere controllati è il localizzatore satellitare.
Recentemente abbiamo sentito Mister V. Mui, sales manager di una grande azienda taiwanese specializzata nell'export di prodotti elettronici. Secondo Mr. Mui, da molti anni l'Italia è il primo acquirente europeo di localizzatori satellitari GPS.
Perché i localizzatori satellitari sono così diffusi in Italia?
Il primo aspetto è probabilmente culturale. In Italia circolano 52 milioni di veicoli, cioè quasi uno per ogni abitante. Circa 40 milioni sono autovetture. Per contro i mezzi pubblici sono scadenti e costosi. Spostarsi con un autovettura è quindi un fattore culturale ma anche una necessità. Ne consegue che il controllo degli spostamenti dell'autovettura è spesso risolutivo (o molto produttivo) in tante indagini sia private che istituzionali.
Il secondo aspetto è legale. In Italia non esiste il reato di pedinamento e numerose sentenze della Cassazione hanno sempre affermato che la privacy degli occupanti di un autoveicolo circolante su pubblica via non è protetta dall'art. 615 del C.P. Questo perché l'autoveicolo non è da considerarsi una privata dimora. Ricordiamo che l'art. 615 del C.P. tutela la privacy vietando le interferenze illecite nella vita privata delle persone, ma si applica solo nei luoghi citati nell'art. 614 cioè le private dimore. Anche il Codice di Procedura Penale conferma questa impostazione perché considera un localizzatore satellitare come 'una forma atipica e innominata di pedinamento' e non come una microspia per svolgere intercettazioni.
In Italia il principale rischio che si corre nel pedinare o nel controllare gli spostamenti di un veicolo è una denuncia per molestie art. 660 C.P. (ovviamente solo qualora si venga scoperti e solo qualora si sia arrecato realmente disturbo, disagio o paura alla persona controllata). Questo rischio non riguarda le agenzie investigative perché autorizzate al pedinamento elettronico ex DM 269/2010. Ma va anche detto che l'art. 660 è un deterrente modesto perché in caso di condanna viene spesso erogata solo una multa (importo max. 516.00 euro più spese processuali).
Il terzo aspetto è ancora una volta culturale. L'Italia sembra essere la nazione dove avvengono più tradimenti di coppia, assieme alla Thailandia (fonti "The Richest" 2014 e "Match.com" 2016). Nella stragrande maggioranza dei casi di tradimento non c'è nulla di più efficace di un localizzatore satellitare per essere nel posto giusto al momento giusto. Ed incastrare così il fedifrago o la fedifraga di turno.
Ma non tutto gira attorno ai tradimenti. Negli ultimi tempi ad es. si sono intensificati i controlli di dipendenti scorretti, di persone che non devono avvicinarsi ad altre persone, di figli un po' inquieti e di coppie già separate che vogliono scoprire se gli ex frequentano qualcuno (es. per la revisione dell'assegno di mantenimento o per la tutela dei figli minori verso frequentazioni poco tranquillizzanti).
Electronet Modena.
I localizzatori satellitari GPS sono sempre più diffusi. Il primo apparato che molti citano parlando di tecnologie investigative è il localizzatore satellitare. Il primo pensiero che viene quando c'è un sospetto di essere controllati è il localizzatore satellitare.
Recentemente abbiamo sentito Mister V. Mui, sales manager di una grande azienda taiwanese specializzata nell'export di prodotti elettronici. Secondo Mr. Mui, da molti anni l'Italia è il primo acquirente europeo di localizzatori satellitari GPS.
Perché i localizzatori satellitari sono così diffusi in Italia?
Il primo aspetto è probabilmente culturale. In Italia circolano 52 milioni di veicoli, cioè quasi uno per ogni abitante. Circa 40 milioni sono autovetture. Per contro i mezzi pubblici sono scadenti e costosi. Spostarsi con un autovettura è quindi un fattore culturale ma anche una necessità. Ne consegue che il controllo degli spostamenti dell'autovettura è spesso risolutivo (o molto produttivo) in tante indagini sia private che istituzionali.
Il secondo aspetto è legale. In Italia non esiste il reato di pedinamento e numerose sentenze della Cassazione hanno sempre affermato che la privacy degli occupanti di un autoveicolo circolante su pubblica via non è protetta dall'art. 615 del C.P. Questo perché l'autoveicolo non è da considerarsi una privata dimora. Ricordiamo che l'art. 615 del C.P. tutela la privacy vietando le interferenze illecite nella vita privata delle persone, ma si applica solo nei luoghi citati nell'art. 614 cioè le private dimore. Anche il Codice di Procedura Penale conferma questa impostazione perché considera un localizzatore satellitare come 'una forma atipica e innominata di pedinamento' e non come una microspia per svolgere intercettazioni.
In Italia il principale rischio che si corre nel pedinare o nel controllare gli spostamenti di un veicolo è una denuncia per molestie art. 660 C.P. (ovviamente solo qualora si venga scoperti e solo qualora si sia arrecato realmente disturbo, disagio o paura alla persona controllata). Questo rischio non riguarda le agenzie investigative perché autorizzate al pedinamento elettronico ex DM 269/2010. Ma va anche detto che l'art. 660 è un deterrente modesto perché in caso di condanna viene spesso erogata solo una multa (importo max. 516.00 euro più spese processuali).
Il terzo aspetto è ancora una volta culturale. L'Italia sembra essere la nazione dove avvengono più tradimenti di coppia, assieme alla Thailandia (fonti "The Richest" 2014 e "Match.com" 2016). Nella stragrande maggioranza dei casi di tradimento non c'è nulla di più efficace di un localizzatore satellitare per essere nel posto giusto al momento giusto. Ed incastrare così il fedifrago o la fedifraga di turno.
Ma non tutto gira attorno ai tradimenti. Negli ultimi tempi ad es. si sono intensificati i controlli di dipendenti scorretti, di persone che non devono avvicinarsi ad altre persone, di figli un po' inquieti e di coppie già separate che vogliono scoprire se gli ex frequentano qualcuno (es. per la revisione dell'assegno di mantenimento o per la tutela dei figli minori verso frequentazioni poco tranquillizzanti).